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One Ring to bring them all

 

Three Rings for the Elven-kings under the sky,
Seven for the Dwarf-lords in their halls of stone,
Nine for Mortal Men doomed to die,
One for the Dark Lord on his dark throne
In the Land of Mordor where the Shadows lie.
One Ring to rule them all, One Ring to find them,
One Ring to bring them all and in the darkness bind them
In the Land of Mordor where the Shadows lie.

 

Viaggiando dalle terre degli elfi

o dalla Contea

o da Brea come coraggiosi umani

o da Thorin’s Hall come valorosi nani

attraverserete la Terra di Mezzo: fantastica, favolosa, bellissima.
Come vi ricorderete, in questo post citavo quanto scritto nella preview di MMORPG.com a proposito di Lord of the Rings Online:

Innovative? Not really… Immersive? Yes… Fun? Definitely.

Secondo me: innovativo? No, per nulla… Immersivo? Abbastanza: non siamo, per un gioco full PvE, ai livelli di EQII o di FFXI (ma senza avere i difetti di questi due titoli), ma la grande quantita’ di quest vi terra’ facilmente incollati allo schermo… Divertente? Si, parecchio. Non ai livelli dei grandi capolavori del genere ma molto piu’ di tanti, troppi MMORPG.
Da giocare, da provare? Decisamente si. A parte alcuni bugs, soprattutto nel journal, non ho notato nulla che non mi facesse dire: finalmente, Turbine!
Che voi giochiate un elfo, un umano, un hobbit o un nano (l’unico inconveniente di questa razza e’ che non ci sono le nane … si riproducono per partenogenesi? ); che voi creiate un champion, un minstrel, un loremaster, un hunter o un burglar non vi pentirete di esser parte di un’immensa, epica avventura.
C’e’ tutto quello che ci si puo’ aspettare da un gioco PvE dannatamente buono: un buon sistema di crafting, molto articolato, con aspetti sia di creazione che di raccolta; un buon gameplay, classicamente occidentale; un sistema di mappa e minimappa (radar) valido; un sistema di combattimento onesto e, fortunatamente, per nulla innovativo; una buona interfaccia utente, anche questa decisamente occidentale, un sistema di Role Playing decisamente buono (la grossa mancanza… una delle incredibili mancanze di quel pessimo gioco chiamato Dungeons and Dragons Online); un “social network” (gilda, party) valido ma non stravolgente.
Aspetti negativi? Si, ne ha, a cominciare dalla chat window un pelo incasinata (il gioco uscira’ a Marzo in Nordamerica ed Oceania, ad Aprile in Europa, pertanto potrebbe migliorare), dai gia’ citati e fuorvianti (per esempio quando, facendo una quel elfica, c’e’ scritto di andare nelle vigne vicino ad un lago nello Shrine – la terra degli hobbit – quando l’obiettivo e’ a pochi passi a ovest dalla capitale elfica) bug nel journal . Per il resto nulla da segnalare, a parte una tremenda lag (molto probabilmente dovuta alle antidiluviane linee Telecom e Interbusiness) nelle ore di maggior affluenza (lag che i giocatori norrdamericani ed oceanici non percepivano). Gioco decisamente stabile, ben scritto; l’unico neo, con Vista, e’ che ci impiega una vita a chiudersi.
Lord of the Rings Online non e’ un capolavoro bensi’ un lavoro di onesto artigianato, fatto scopiazzando a mani basse ovunque (dopotutto World of Warcraft di originale non ha decisamente nulla!) con sagacia ed intelligenza. Se doveste comprarlo e vi sembrasse di giocare ad un’accozzaglia di idee altrui shackerate con sapienza e trapiantate nella Terra di mezzo sappiate che siete totalmente nel giusto.
Concludendo: chapeau alla Software House che detesto di piu’, e’ riuscita finalmente a fare un gioco onesto, divertente e discretamente immersivo. Bene, bravo, 7+
Una piccola nota a margine: il gioco e’ infarcito di piccole e grandi incongruenze rispetto al libro di J.R.R. Tolkien. Se sulle prime si puo’ tranquillamente sorvolare, sulle seconde i fan piu’ accaniti del grande scrittore britannico potrebbero arrabbiarsi.
Interessante, da questo punto di vista, questo post su LOTRO@Allakhazam.
L’impossibilita’ di non commettere gravi errori dev’essere insita nei geni di chi lavora in Turbine Entertainment
One ring to bring them all


 

 

Ash nazg durbatulûk, ash nazg gimbatul, ash nazg thrakatulûk, agh burzum-ishi krimpatul.

 

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