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Luppolo, orzo e buona compagnia

Il segreto di una bella serata e’ molto semplice. Nella vita reale come in quella virtuale dei MMORPG, basta poco per divertirsi. Dell’ottimo cibo, della birra fresca (o vino d’annata, o il sidro che serve il vecchio Tom Bombadil) e, soprattutto, gente con cui divertirsi.
Il bello di The Lord of the Rings Online, rispetto al bestseller World of Warcraft, e’ il cercare di socializzare. Che si faccia roleplay, che si scambino quattro chiacchiere al Puledro Impennato che si affrontino gli emissari del male e dell’Ombra, e’ incredibile il feeling che si crea con i propri compagni d’avventura.
Poi, lo ammetto, la Kinship (la gilda di LOTRO) della quale faccio parte assieme al buon Farnz von G, prode cacciatore di ladri di cavalli del Riddenmark noto come Heolbrand, e’ veramente fantastica. Piccola, amichevole, dove tuttti sono pronti ad aiutare. Per molti versi mi ricorda la mia prima gilda, i mitici The Nameless Ones.
E poi, diciamocelo, che gusto c’e’ a giocare un MMORPG se si puo’ solare dall’inizio alla fine; se non c’e’, o c’e’ ne poca, interazione con gli altri giocatori (che si riduce a LFG, WTF, LMAO e a pochi altri acronimi tra lo stupido e l’idiota); se il dialogo, quando c’e’, e’ sempre piatto e monocorde? A mio avviso nessuna.
Sotto quento punto di vista The Lord of the Rings Online e’ un piacevolissimo passo indietro rispetto a World of Warcraft. Un passo che lo avvicina a Ultima Online, Dark Ages of Camelot, Final Fantasy XI, la saga di EverQuest e tutti quei MMORPG dove puoi si solare, ma nei quali giocare in gruppo e’ decisamente il massimo.
Ben fatto, Turbine!

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