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Quello che doveva essere e mai non fu, parte 2

In questo post scrissi dei casi di Vanguard e The Lord of th Rings Online. Il primo doveva uscire per Microsoft; il secondo avrebbe dovuto esser prodotto da Vivendi con il nome Middle Earth Online.
Questa volta parliamo di Ultima Online. Per la precisione di quelli che, nelle intenzioni di EA/Origin prima e di Electonic Arts dopo, avrebbero dovuto essere i suoi seguiti. Classici casi di giochi iniziati e mai rilasciati; nella storia dei videogames se ne contano tanti, troppi.
Il primo progetto, quello di Origin (ai tempi gia’ di proprieta’ di EA), si sarebbe dovuto chiamare Ultima Online 2. E’ inutile parlare di cio’ che mai non solo non fu, e temo non sara’ mai (chissa’ che non ci pensi Mythic a rinverdire i fasti di UO?), ma linko qui due video esplicativi.
Il primo e’ una preview:

Il secondo e’ il trailer del gioco:

E ora passiamo al progetto di Electronic Arts: Ultima X Odyssey. Gioco totalmente diverso dal classico UO, molto piu’ vicino a Guild Wars che a un MMORPG classico, con gran parte del gioco basato su istanze.
La letteratura disponibile in rete e’ vastissima, da siti classici come MMORPG.com o Allakhazam fino all’immensurabile Wikipedia. L’uso di un qualsiasi motore di ricerca (google, ask.com o quello che si preferisce) porta a tante di quelle pagine web che c’e’ solo da sbizzarrirsi.
Pero’ penso che anche in questo caso sia inutile spendere parole e che un paio di video ci possano ricordare dell’ennesimo “never published game”. Pero’ se e’ lecito piangere sull’occasione mancata di UO2, nel caso di UOX e’ meglio che sia finita cosi’: sarebbe stato il peggior seguito di un grande capolavoro. Anche se, probabilmente, e’ piu’ corretto considerarlo un MMORPG che del sublime Ultima Online aveva mutuato solo parte del titolo e non il suo seguito.
Trailer del gioco:

Per chiudere ecco il tributo all’evento organizzato da EA a San Francisco nell’agosto del 2003 per presentare alla comunita’ dei videogiocatori:

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