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Welcome newcomer

Che gioco mi consigli? Che sia fantasy, mi raccomando.

Eh? Come? Cosa? Ma, soprattutto, perche’ io?
Perche’ non lo chiedi ad un altro?
Guarda, li fuori e’ pieno di gente, magari tra di loro c’e’ un giocatore di MMORPG.
Pertanto ti chiedo: perche’ io? Perche’ questa domanda la devi rivolgere proprio a me?
Dopotutto ognuno ha i suoi gusti, quello che piace a me potrebbe non piacere a te.

Ora, caro mio, la domanda me l’hai fatta, pertanto sono obbligato a darti una risposta.
Cassiamo subito i giochi sci-fi, visto che ti piace il fantasy.

Non elenchiamo neppure quelli in stile coreano, l’interfaccia e’ rognosetta assai.
Ma ci sono dei coreani validi, sia a pagamento (Lineage II, il prossimo Aion ) che gratuiti (RF Online. Ma non e’ fantasy).

E se leviamo il sottogenere sci-fi dobbiamo depennare quello che reputo il piu’ grande capolavoro del genere: EVE-Online.
Perche’ il gioco CCP-Games avra’ pure un’interfaccia difficile e una curva d’apprendimento subito in salita, ma se entri nelle meccaniche del gioco sei fregato.
E’ la miglior droga elettronica che mai essere umano abbia creato. Ha un’interazione sociale che gli altri titoli si sognano.
Forse Pirates of the Burning Sea, se avesse un numero degno di utenti, avrebbe potuto esserne un degno rivale.
Ma non e’ fantasy neppure PotBS, e’ “fantastorico”.

E allora partiamo dal numero uno, World of Warcraft.
Un titolo, quello di Blizzard, con tantissimi pregi e pochi, ma a mio avviso pesanti, difetti.
Costruito su un solido lore costruito nel tempo con i tre capitoli di una delle saghe strategiche in tempo reale piu’ belle, e’ un titolo adattissimo a chi vuol cominciare.
Salire di livello e’ facile; anche se, forse, per chi inizia adesso trovar compagni di viaggio e’ arduo. Ma, dopotutto, ci sono miriadi di quest facili da fare da soli.
Il grosso scoglio di WoW e’: che faccio arrivato al settanta?
Gia’, che fai?
O riparti da capo e ti crei un alt (magari della fazione opposta), donando soldi alla Blizzard per delle quest che hai gia’ fatto.
Oppure ti dai al PvP. Quando lo lasciai per buttarmi anima e corpo su RF Online i Battleground erano un divertente ma patetico passatempo.
Pare che sia migliorato, e che nella prossima espansione, Wrath of the Lich King, venga rinnovato ulteriormente.
Oppure non fai altro che passare i prossimi mesi a fare dungeon su dungeon per avere gli oggetti che ti permettano di fare il dungeon successivo.

Ora il gioco del momento, Age of Conan.
Premessa d’obbligo: non l’ho mai giocato e, probabilmente, mai lo giochero’. Queste impressioni sono basate su commenti di terzi.
Il gioco e’ partito male. Anzi, malissimo. Buggatissimo, con molti contenuti non ancora online.
Ma non subi’ la stessa sorte del povero Vanguard: Saga of Heroes.
Probabilmente i contenuti PvP del gioco lo hanno salvato da morte certa. Ma per chi non gioca sui server PvP? Per chi, probabilmente sbagliando, ha preferito i server PvE?
Una serie interminabile di patches ha migliorato la situazione ma il gioco e’, di per se, molto strano a livello di interfaccia, soprattutto quando si combatte.
Si e’ preferito dare un taglio realistico ai colpi, che spesso e volentieri risultano ad area. Con le nefande conseguenze che si possono immaginare.
Inoltre il voler cancellare il classico “un bottone, un colpo” per dare un taglio diverso, originale, al combattimento non lo rende il titolo piu’ adatto a un novizio.

E ora il classico dei classici: EverQuest II .
Ho avuto modo di provare il gioco SoE diverse volte. La prima, in beta, mi ha spiazzato totalmente. Incredibilmente immenso, con tante, troppe cose da fare.
Le altre volte l’ho apprezzato per la sua calma, per la sua bellezza, per la sua complessita’. Difficile ma non troppo, non spiazza il giocatore ma lo immerge in un mondo magico.
Ottimo il crafting, incredibile il numero di razze e classi. Uno dei migliori MMORPG mai realizzati, ottimo seguito dell’acclamato EverQuest .
Ha una solida base di giocatori, e’ PvE oriented (nonostante ci siano server PvP lo ritengo un gioco non idoneo al player vs player), ma i bassi livello come ci si trovano?
A mio avviso male, troppo difficile trovare qualcuno con cui giocare assieme.
Come per ogni MMORPG, anche in questo vale la regola: se sei in una gilda e’ meglio.

Il classico per eccellenza: Dark Age of Camelot.
Benvenuti nel Realm vs Realm.
Albion, Hibernia e Midgard, tutti contro tutti nelle Frontiere.
E se lo si desidera, si puo’ iniziare prima, nei battleground. Un tempo accessibili solo a partire dal livello 25, ora aperti a tutti da subito.
I battleground sono piccole istanze, dove si fa “pratica” di RvR. E sono ottimi per un’incredibile serie di motivi, visto che i Realm Rank danno dei “premi” interessanti.
Da un punto di vista PvE il gioco era (non so se nel frattempo e’ cambiato) monotono, con sessioni di farming di mob e nessuna quest.
Ma e’ stato dannatamente divertente. C’e’ una trial di 14 giorni, vale la pena scaricarla per provare l’ebrezza di un vero Grande Gioco del Passato.

Sognare non e’ impossibile: Final Fantasy XI .
Vana’diel, mon amour. Uno dei titoli che abbia amato alla follia.
Non e’ occidentale bensi’ giapponese, ha un lore spettacolare, ha un’interfaccia complicatissima (consigliato l’uso del gamepad), e’ totalmente basato sul gioco in gruppo (anche se i primi 10/15 livelli li si puo’ solare), ha una penalita’ alla morte pesantissima (e’ previsto anche il downlevel) ma rimane nel mio cuore. Purtroppo l’idea di Square di cancellare i chars dopo un po’ che non si logga (…stardi) non invita a riprendere in mano il gioco.
La comunita’ e’ seria, eterogenea, ma al 99% composta da personaggi di livello massimo.
Il plus del gioco e’ che si puo’ provare tutte le classi senza cambiare personaggio.
Il pesante minus e’ dato da classe/sottoclasse. La sottoclasse e’ una classe che si porta a meta’livelo della classe primaria e va comunque portata avanti. E puo’ annoiare, visto che si fanno sempre le stesse, lunghe, sezioni di farming. Se non e’ cambiato da quando ho smesso, non ha quest (ma delle missioni, ma sono una cosa a parte).

The Lord of the Lore: The Lord of the Rings Online.
Che dire di questo gioco che non abbia gia’ scritto?
E’ un clone di World of Warcraft? Si, lo e’. Tanto quanto il titolo Blizzard e’ un clone ed una sapiente miscela delle meccaniche  di svariate decine di altri giochi.
E’ diverso dal gioco Blizzard? Per certi versi si, per altri no.
In cosa e’ sostanzialmente diverso, ambientazione a parte?  Prima di tutto per la grafica, decisamente piu’ realistica. E poi, scusa, ma parlare di LOTRO senza parlare dell’ambientazione non ha senso.
Ci ritorneremo in seguito. E poi? O la differenza e’ data solo dalla grafica?
Per il PvP, o per la sua assenza per come lo si concepisce. In LOTRO c’e’ il pvPM, ovvero il Player vs Monster Player. Da una parte ci sono i personaggi che i giocatori hanno portato almeno al livello 40. Dall’altra, a partire dal livello 10, ci sono i Personaggi “Cattivi” gia’ di livello 50. Il gap di livello e’ compensato dal fatto che un Monster ha, da subito, poche skill. Le altre le fa salendo di rank, visto che non puo’ aumentare di livello. I rank si fanno prendendo punti disonore, che si ottengono o facendo quest (ed e’ la strada piu’ lunga e faticosa) oppure partecipando alle battaglie contro i giocatori “buoni” (in gergo i monster sono definiti creeps, mentre i personaggi normali sono chiamati freeps, contrazione di Free People).
E poi basta? Essenzialmente si. Si sale di livello completando quest e facendo le missioni dei Libri
Libri? Si, ma per spiegare i Libri si deve parlare di ambientazione, lore, eccetera.
Parliamone. Bene. Il gioco e’ ambientato, per ora, nel primo libro della trilogia Tolkeniana, ovvero del Signore degli Anelli. Nello scorrere delle vicende, ovvero nei Libri, a loro volta suddivisi in Capitoli, si vivono avventure parallele a quelle della Compagnia dell’Anello, dalla sua formazione fino al suo arrivo a Gran Burrone. Si incontreranno non solo i personaggi della Compagnia o minori che hanno una piccola parte nella trilogia, ma pure altri personaggi narrati altrove. Un esempio su tutti e’ Radagast il Bruno, citato solo ne Lo Hobbit anche se vi sono suoi riscontri sia nel Signore degli Anelli che nel Silmarillion. Radagast e’, al pari di Gandal il Grigio, uno dei Maiar o Istari .
Ehi, ferma, stop: per giocare a LOTRO devo farmi una cultura su Tolkien? Bella domanda, la cui risposta e’: dipende. Se vuoi goderne ogni aspetto, ogni minima sfaccettatura, se desideri fare Gioco di Ruolo la risposta non puo’ che essere si. Se lo giochi come un normale MMORPG e per te i Libri e i Capitoli non sono altro che delle quest piu’ difficili allora no.
E’ un gioco adatto a un novizio? Eccome. Dopotutto, come in ogni altro dei titoli qui citati, scoprirai le raffinatezze e i trucchi su come migliorare il tuo personaggio giocando e interagendo con altre persone.

Ora e’ tardi e ho sonno, ad un altro prossimo incontro.

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