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L’amaro calice – seconda parte

Molti pensieri attraversano la mia mente, causati dalle letture piu’ disparate: dalle cancellazione di The Agency fino alla chiusura, da parte di Sony Online Entertainment, di tre studi di sviluppo; Denver, Seattle e Tucson. Posti di lavoro che vengono persi, soldi cacciati dalla finestra per lo sviluppo di un titolo che non vedra’ mai la luce, e, inoltre, il preannunciato “focusing” sui MMO Free2Play; per finire alla lista, fatta da William Murphy di MMORPG.com, delle 5 cose che non funzionano bene in Rift.
Partiamo dall’ultima: che ormai i MMO vengano rilasiati nello status di “beta a pagamento” e’ fatto acclarato e ovvio. Ma quello che fa incazzare e’ che quella lista e’ identica alle lamentele fatte dai giocatori durante la beta. Questo significa che i signori di Trion se ne sono sbattuti allegramente delle giuste lamentele dei giocatori su crafting, bilanciamento delle classi (in quale altro MMORPG il miglior tank e’ una specializzazione del chierico?) e del pvp (uno e’ la conseguenza dell’altro), del fatto che e’ l’ennesimo gioco dove si fa quest finche’ non ci si scassano ampiamente gli zebedei, dove il soloing e’ uguale a quello di millemila altri MMO (piu’ uno: Warhammer Online), che spesso e’ noioso e ripetitivo, che e’ l’ennesimo MMO gear based, che e’ classico titolo dove, arrivato al level cap, non sai letteralmente che cosa fare se non grattarti le ascelle.
Ma e’ mai possibile che, tra tutti gli sviluppatori, non ce n’e’ ancora uno che si sia liberato dalla sindrome “WoW 2.0”? Posso capire chi fa giochi Free2Play: basso budget, basse aspettative (ma guadagli alluciantemente alti se il titolo va bene. Se va male si chiude baracca e burattini), spesso si usa il motore grafico sviluppato da Blizzard… ma chi fa pagare 15 (o 14,90) euro al mese con che coraggio si presenta ai suoi possibili clienti se e’ l’ennesimo titolo come moltissimi altri? Anche LOTRO fu un clone di WoW, e non lo nascondeva. Ma almeno aveva un’ambientazione e un lore da smascellarsi. Quando vedevi i personaggi della trilogia dell’Anello (no, non quella di Wagner) per la prima volta ti prendeva un coccolone.
Ma su Rift? O su Vanguard, titolo potenzialmente spettacolare ma rovinato da SOE (uh… oh) proprio per la sindrome WOW 2.0? Il tutto tacendo di Warhammer Online, di cui il gioco di Trion e’ un clone dichiarato (ma guai a scriverlo sul loro foum, si rischia il linciaggio mediatico).
Quanti giochi originali sono usciti dopo il titolo Blizzard? Pochi, pochissimi.
A memoria ricordo Darkfall, EVE Online, Granado Espada (ed e’ F2P!), e poco altro. Perche’ non basta l’ambientazione diversa (tipo i giochi di supereroi come City of Heroes o DC Universe Online), o un sistema di combattimento originale (Age of Conan) per essere immuni dalla sindrome. Perche’ se non si copia WOW si cerca di assomigliare ad altri MMORPG, seppellendo per sempre il concetto di originalità.
Per quanto riguarda la chiusura dei tre studi e dela chiusura di un gioco da parte di SOE che dire?
Prima di tutto che la perdita di posti di lavoro dispiace sempre, ma pare che il produttore nippo-americano sia ormai “avanti” O aavanzi.. Da Vanguard in poi ha raccolto solo briciole in un mercato di cui, prima dell’avvento di Blizzard, era l’indiscusso re: EverQuest (gioco da cui iWOW mutua tantissimo) ed EverQuest 2 sono due pietre miliari del genere.
Ed anche altri editori come Electonic Arts fanno bene ad andare con i piedi di piombo prima di presentarsi al pubblico: schifezze come WAR ti segnano per sempre, visto che la lista dei giochi cancellati o morti si allunga sempre di piu’. Mentre resistono imperterriti vecchi MMO come Meridian59 (1996) o Tibia (1997). Magari non saranno graficamente incredibili, ma hanno un pregio: sono divertenti. E non sono gli unici MMO pre-2000 ad essere ancora attivi. Come il sempreverde Ultima Online.
Forse che forse si deve guardare si al passato ma non per copiare ma per prendere ispirazione? Nella speranza che vecchi giochi come Ultima o Meridian59 diventino la musa di qualche sviluppatore, e nell’ardua speranza che il produttore non si faccia cogliere da nessuna sindrome 2.0, io vado a dormire sperando di sognare il MMO definitivo.

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