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Al netto della violenza

L’eurorincoglionito Mario Borghezio ha perso ancora una volta un’ottima occasione per esercitare il diritto a stare zitto e a non sparare cazzate.
In seguito ai vili attentati portati a segno dal wannabe-nazi Anders Behring Breivik, il nostr… il loro (dei coglioni che l’hanno votato) rappresentante al parlamento europeo Mario Borghezio ha dichiarato che “Al netto della violenza, le idee di Breivik – il no alla società multirazziale, la critica dura alla viltà di un’Europa che pare rassegnata all’invasione islamica – sono profondamente sane e condivisibili”

Ma non ci poteva aspettare nulla di meglio; e neppure la difesa da parte del suo collega Francesco “Schumacher” Speroni può servirgli in alcun modo se non constatare che gli elettori della Lega all’Europarlamento hanno mandato due totalmente fuori di senno; da uno che da lezioni ai neofascisti francesi:

Peccato che il suo (lauto) stipendio da Eurorincretinito lo paghino tutti gli italiani. Ma farlo pagare solo agli elettori della Lega no? Perché non è mica una cattiva idea: tu lo voti, tu lo mantieni.
C’è un fatto italiano che, nel come è stata data la notizia delle stragi compiute dall’attentatore norvegese che mi ha colpito negativamente, e l’ho trovato non solo nei telegiornali ma anche su quotidiani che ritenevo seri. Non analisi di come l’odio abbia come sua naturale e logica conseguenza la violenza. Ma non è solo odio, ma pure ignoranza e paura di tutto ciò che vediamo o percepiamo come diverso da noi: persone con un colore della pelle diverso dal nostro, che credono in un Dio che non è quello Cristiano, che hanno gusti sessuali diversi dai nostri.
Ma no, non sono diversi: non sono arabi, non sono neri, non sono orientali, non sono islamici, non sono omosessuali. No, sono persone come noi; che come noi nascono, vivono, amano e muoiono.
Ma è probabile che, per certa gente, accettare ciò che appare diverso ma non lo è sia difficile, se non impossibile: perché sono persone che pongono che l’apparenza al centro del loro pensiero incredibilmente debole ma estremamente pericoloso.
Purtroppo per i giornalisti, non tutti per fortuna, italiani quanto successo ad Oslo e sull’isola di Utoya (che non è in mare, come spesso riportato erroneamente da molte testate, ma sul lago Tyrifjorden) non sia colpa delle farneticanti aberrazioni mentali di un nazista omicida: no, la colpa, tanto per cambiare, è della violenza all’interno dei videogiochi.
Scusate, ma con Borghezio come farete? Quello, al limite, se ha giocato ad Angry Birds sullo smartphone del nipote è grasso che cola.

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