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Cervelli dopati

Sono quelli che; all’interno di Abici, e già il nome dell’azienda ciclistica “vintage” (detesto questo termine da protofighetti) ci dimostra il livello di fantasia che hanno in questa azienda; hanno pensato a… continuate a leggere.
Orbene, codesti intellettuali del marketing (a proposito, leggete l’ottimo blog di Gianluca Diegoli [mini]marketing) derivato da sbornia da cancarone hanno pensato bene di chiamare due delle loro biciclette con nomi che definire da idioti è offendere la categoria.
Una, ancora passabile, è Abici Camporella. Rievocativa di sesso bucolico d’altri tempi, vintage appunto. Peccato

che questa pratica sessuale sia stata progressivamente sostituita dal sesso in automobile con vetri oscurati con l’uso di pagine di vecchi giornali quali La Gazzetta dello Sporc, Il Cornuto della Sega, Lando e Il Tromba:


Guida per la “camporella” di Cinabro

Orbene, non contenti di tale rievocatovo nome i nostri baldi eroi hanno a catalogo la spettacolare Abici Sveltina.

E qui casca l’asino con tutto il parentado equino: a parte i prezzi esorbitanti, magari giustificati da materiali di altissima qualità; a parte il fatto che queste biciclette esistono sia in versione da uomo, e ci sta, che da donna, e lo trovo assurdo, e non sono affatto un moralista bacchettone; ma la domanda che vorrei potergli fare: cosa può esserci di meno “vintage” della sveltina? Magari fatta con la vicina di casa dentro l’ascensore premendo il tasto STOP tra due piani?

E ora un po’ di musica.
Prima un video “buholiho” (sentito dire da un toscano, magari da un fiorentino DOC, è il top. Dopo si può pure morire che si è raggiunto l’orgasmo… oddio, sta a vedere che se quelli per sbaglio mi leggono fanno l’Abici Orgasmo. Mi raccomando, molto cromata.)

E poi uno su una camporella molto ma molto vintage:

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