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La madre degli idioti è sempre pregna

Vigilia di Natale. Giorno come tanti altri per Michele, che di “professione” fa il barbone o, per dirla alla francese, il clochard.
Forse avrà preso un po’ di elemosina in più, forse no.

Un giorno, come tutti gli altri, passato assieme al suo piccolo amico Nico, un cucciolo di cane, un bastardino simpaticissimo che sembra un jack terrier.

Finché arriva sera, ed è ora di andare a dormire.
E dove se non in stazione, come ogni bravo senzatetto fa? Ed anche li ha con se il suo Nico, la luce e la speranza della sua vita di cinquantenne senza arte ne parte in questo mondo dove tutto cambia per rimanere, per certi versi, immobile.
Finché, a sera tardi, arrivano in stazione quattro ragazzi. Forse avranno bevuto un po’, o magari si saranno fatti coraggio con la forza del branco.
Fatto sta che questi quattro idioti; alle cui madri domando: perché non li avete abortiti?; portano via Nico a Michele.
Forse l’uomo avrà provato a reagire, forse no. Quello che si sa è che, alla fin fine, tutto è finito per il meglio.

E’ proprio vero che la madre degli idioti è perennemente incinta e non vuol saperne mai di abortire.

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