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La profezia di Celestino

(non l’omonimo romanzo, bensì quella dei Maya)

Stiamo entrando nel 2012, forse l’anno della fine del mondo, o forse no.
Però vediamo com’è andato, da un punto di vista videoludico, il 2011.
Per i CRPG è stato un buon anno. E’ iniziato con The Witcher 2: Assassins of Kings ed è finito con The Elder Scroll V: Skyrim.
Interessanti pure le sorprese dell’anno. In ambito console la palma spetta decisamente a Skylanders, mentre su PC a Bastion. Il tutto senza dimenticare Deus Ex: Human Revolution oppure Two Worlds II. Anche i produttori indipendenti hanno sfornato titoli interessanti, tra i quali ricordiamo Avadon, Magicka e The Binding of Isaac.
Non mancano di certo cocenti delusioni come Arcania o Dungeon Siege III, ma l’anno è tutto sommato positivo.

Cosa che non si può assolutamente dire per i MMORPG.
Escludiamo per un attimo il da poco uscito Star Wars: The Old Republic: cosa rimane?
The Rift? Un gioco dalle grandi promesse rivelatosi un (brutto) clone di WarHammer Online.
Gods and Heroes? Se non avesse la stessa grafica di DAoC potrebbe anche risultare gradevole. Anche se, alla fin fine, è il solito themepark.
Forse si salva il comparto Free2Play, sia perché tutti i giochi di SOE lo sono diventati, che per le poche uscite valide di quest’annata pessima. Su tutti, ovviamente, Eden Eternal.

Brindiamo, che non ci rimane altro da fare:

Teoricamente il 2012 dovrebbe essere l’esatto contrario: pochi CRPG validi (Mass Effect 3) e un bel po’ di MMO sul tavolo. Su tutti Guild Wars 2.

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