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Facce come il qubo

1 ) Alessio Butti, PDL: chissà come mai a quelli di PDL e PDmenoelLe internet sta antipatica. Forse perché temono di fare la fine di Gheddafi o Mubarak? Motivazione: il disegno di legge “Disposizioni sul diritto d’autore” è un puro attacco alla libertà della Rete.
Il DDL recita:
l’utilizzo o la riproduzione, in qualsiasi forma e con qualsiasi mezzo, di articoli di attualità pubblicati nelle riviste o nei giornali, allo scopo di trarne profitto, sono autorizzati esclusivamente sulla base di accordi stipulati tra i soggetti che intendano utilizzare i suddetti articoli, ovvero tra le proprie associazioni di rappresentanza, e le associazioni maggiormente rappresentative degli editori delle opere da cui gli articoli medesimi sono tratti
Chiudiamo Internet e facciamo prima.

2 ) Maurizio Paniz, PDL. Di professione avvocato, fu in prima linea contro le liberalizzazioni di Tremonti. E contro quelle del singolo Monti. Anche a lui Internet sta antipatico, e fa chiudere un sito rendendolo irraggiungibile in tutta Italia, isole comprese.

Magari ha anche ragione quando afferma che vajont.info era un sito dedito alla diffamazione, ma passa automaticamente dalla parte del torto quando lo rende irraggiungibile e facendo così in modo che gli italiani possano giudicare chi ha ragione e chi torto. Vajont.info, il cui proprietario non è stato ancora condannato (e si è innocenti fino a prova contraria, vero avvocato? O vale solo per il suo Re Silvio I°?), usa un IP condiviso con altri siti, che per diversi giorni sono stati tutti irraggiungibili.
Questa, caro avvocato, dalle mie parti si chiama censura ed è illegale. Magari nel Paese dei Sogni in cui lei vive no ma, sa, siamo ancora in Italia e non nel Paese delle Meraviglie di “Carroliana” memoria.
Il sequestro del sito è stato, successivamente, giudicato illegittimo dal tribunale della libertà di Belluno.
Da notare il paradosso di un atto illegittimo compiuto da un GIP su richiesta di un avvocato e parlamentare del Popolo delle Libertà.

Il nostro era sodale, nella chiusura del sito, con un suo ben noto collega.

3 ) Domenico Scilipoti, (ir)Responsabili. Il nostro è uno che ha studiato. Ma non per la sua laurea in medicina, dopotutto è ginecologo, bensì perché un voltafaccia come il suo non lo si vedeva, nel parlamento italiano, dal… pochi mesi? Suvvia, da noi essere eletti con un partito e finire la legislatura con un altro è prassi normale. Chi non si ricorda di Tremonti, che passò da Mario Segni a Forza Italia? Ecco, Scilipoti è passato da Di Pietro ai 4 gatti (che nulla ha a che vedere con la 4 stagioni). Alleato di Paniz nella chiusura di Vajoint.info. La colpa del sito: aver scritto una frase che una buona parte di italiani pensano, e non solo di Paniz e Scilipoti ma di buona parte (99.99%) della classe politica italiana.
Come avete letto sopra Paniz ha vinto. Ma, in sostanza, è una vittoria di Pirro (o di Paniz, lol): leggete qui i commenti della gente comune e fatevi un’idea di quello che pensa il cittadino medi di Paniz e Scilipoti.

4 ) Marco Pozzo, consigliere comunale a Savona, PSI: guardate e, soprattutto, ascoltate qui sotto:

(audio integrale in formato mp3 ascoltabile qui, le frasi incriminate sono al minuto 73 circa).
Il nostro, con uno scatto di dignità da far invidia a nessuno, alla fine si è dimesso. Peccato che prima si sia dimesso chi nulla ci azzeccava con questa triste ma molto italica vicenda di malaffare quotidiano.

5 ) Lapo Elkann (detto El Can): Lo so, basterebbe la foto sopra. Ma che dire della sua automobile very tamarra?

6 ) Piersilvio Berlusconi (detto PierPiero): papi mi voleva dare le frequenze gratis con il beauty contest perché sono veri biutì, e invece voi me le volete far pagare. Cativi, siete cativi, comunisti ed io licenzio tutti. Ecco. Perché nessuno fa la tivvù della nostra qualità, ecco (si, perché al peggio c’è un limite, e nel resto d’Europa non scendono così in basso).


7 ) Corrado Calabrò, presidente AGCOM, e

8 ) Giovanni Fava, Lega Nord. Il bibì e bibò della lotta alla pirateria informatica, con proposte di legge ed emendamenti con cui, in paesi civili, si finirebbe di filato al manicomio o al gabbio.
Ma, dopotutto, siamo la solare Italia, dove tutto si perdona. O no?

9 ) Valerio Onida, ex presidente della Corte Costituzionale, per aver affermato che i mezzi come Internet per i quali la Costituzione non contiene una disciplina possono essere oscurati per tutelare determinati diritti come quello d’autore, poco importa se si ledono la privacy delle persone (chiedere al garante?) e la libertà d’espressione.
Poco importa se, quando la Costituzione fu scritta, media come Internet fossero ancora da inventare. Poco importa l’esistenza dell’Articolo 21 della Costituzione, poco importa che organismi sovranazionali dicano no ai filtri imposti agli ISP.
Intanto attendo di sapere come la pensa Onida sul Messaggio Finale di Dio alle Sue Creature: la costituzione non prevede una disciplina neppure per quello.


10) Corrado Clini, “tecnico”, ministro dell’ambiente: per aver confuso, forse per ignoranza o per malafede, OGM ed ibridazione. Pesto, grano duro, cipolla rossa e gli altri prodotti citati da codesto sesquipedale ignorante in campo ambientale (è un medico) sono il risultato di incroci pazienti nel tempo e di adattamento climatico. Nulla di innaturale, caro minestrino, e tieni conto che il Basilico Genovese è un prodotto DOP (Denominazione di Origine Protetta) tutelato da un disciplinare rigido e duro.


11) Pierluigi Bersani, PD, segretario del. Se il nostr… vostro si era già messo in luce con i referendum, ora con la TAV (TAC, in realtà) non vuole essere da meno. Ecco il nostr…. vostro in azione, in tutto il suo splendore:

Un po’ di morale ce l’ho anch’io

Un po’, non troppa, mi raccomando. Perché uno con un minimo di morale e di cervello non può essere a favore di un’opera inutile.

Con queste facce come il qubo siamo tranquilli, sicuri di vivere nella terra dei cachi.

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