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La cazzata numero 53

Alcuni giorni fa Beppe Grillo ha pubblicato, sul suo blog, il Comunicato politico numero 53. Questo comunicato è, probabilmente, quello più meramente politico e controverso scritto da Beppe.

Iniziamo da un punto estremamente importante:

io devo essere il capo politico di un movimento

Con questa frase il MV5S smette di essere un soggetto politico orizzontale, cioè diverso dagli altri, e diviene uno verticale. Mantenendo, al contempo, una sua prerogativa: il “leader” non è candidabile od eleggibile, ne ora ne mai. L’altra chiave di lettura di questa frase, che non stravolgerebbe affatto l’identità del MoVimento è: io faccio da garante, ho paura che, con l’avvicinarsi delle elezioni politiche, cani&porci si iscrivano al MV5S. Visto che non voglio delle serpi, o degli Scilipoti, in seno io assumo il comando. Questa interpretazione è, a mio avviso, quella più verosimile. E nel comunicato ci sono diversi indizi che portano a pensarla così.

Altro punto interessante è questo:

Chi può essere eletto? Chiunque abbia già fatto una lista

Ho letto diverse interpretazioni di questa frase. Da “le liste dei trombati” a “viene premiato chi ha sempre creduto nel MoVimento e non gli ultimi arrivati”. La seconda non solo è la più verosimile, ma si riallaccia alla paura di Beppe delle serpi in seno e degli Scilipoti. Però, e questo è a mio avviso un fatto grave, significa anche non aver fiducia nella gente, negli attivisti, negli iscritti ai Meetup che fanno politica sul territorio. Per questo ho scritto “cazzata” nel titolo. Perché, se posso comprendere la volontà di premiare chi ha sempre creduto in te e nel MoVimento, dal primo V-Day se non prima, porta parallelamente ad escludere persone che, per varie ragioni, si sono avvicinate al MV5S in un secondo momento e, magari, sono migliori rispetto ad attivisti di corso più lungo. Così come la capacità e l’onestà non sono connaturati al sesso di una persona, parimenti essi non si trovano ipso facto in chi milita da più tempo in Meetup e MoVimento.

Per fortuna Grillo fuga uno dei miei dubbi più atroci (sta a vedere che qui candidano uno di Milano):

Non si può candidare uno scelto in una circoscrizione che vive in un posto e si fa eleggere da un’altra parte, come succede nella politica normale, noi siamo qualche cosa di diverso.

Pertanto, a differenza di PDPDLUDCIDVSELFLIeccetera, nelle liste del MoVimento non ci saranno paracadutati provenienti da chissà dove.

Un passaggio estremamente importante del comunicato è il seguente:

Quindi queste elezioni ci saranno e potranno votare tutti i nostri iscritti, che ovviamente sono quelli che hanno dato la documentazione, mandato la carta di identità, le solite cose che abbiamo chiesto, anche per garantire un po’ chi entra, sennò ti entra Toto u curtu e poi ce lo hai tutta la vita dentro, Toto u curtu.

Questa è la più palese dimostrazione che Grillo ha paura di infiltrazioni esterne al MoVimento. Però, Beppe, permettimi: concedi a noi attivisti ed ai Meetup maggior credito rispetto a quanto ci dai. C’è gente che si un mazzo tanto sul territorio, che parla con la gente, informa e poi, la sera a casa, accende il PC e legge, tra le righe, che tu non hai fiducia in loro. E il bello è che, comunque, continuano a fare politica ed informazione, perché abbiamo una molla più importante della carega o di quello che tu pensi: è il rispetto che tutti noi dobbiamo ai cittadini, è l’amore per questa nostra martoriata patria, è perché si crede in quello che si fa. Oltre te, nonostante te.

Ma il passaggio più importante, quello che disvela Grillo (e Casaleggio) come uomo prima che come animale politico è il seguente:

Sarà un cambiamento epocale, duro, sbaglieremo, sbaglierò, mi accuserete di qualsiasi cosa, non lo so. Io credo che dovremmo affrontare insieme una grande cosa che stiamo facendo, ce ne renderemo conto tra qualche anno, quindi dateci una mano piuttosto che martellarci, a me e a Casaleggio, di darci delle martellate in testa, dateci consigli, una mano, abbiamo bisogno tutti uno dell’altro.Grazie.”

Chapeau.

p.s..: ma la vera democrazia dal basso sarà la costruzione tutti insieme, del programma. Aiutateci anche voi, se vi va.

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