Io, europeista no euro
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Io, europeista no euro

euroCosa sono le monete se non l’espressione della potenza economica, statale e, in determinati casi, militare di una nazione? Ne sono il clou di in processo di indipendenza non solo storica ma, soprattutto, economica. Battono una loro moneta persino le Isole del Canale.
Ogni nazione indipendente ha la sua moneta, verso qualsiasi continente si guardi: gli USA hanno il dollaro, il Canada ha il Canadian dollar; Messico, Bolivia, Cuba, Venezuela, Brasile, Cile, eccetera hanno la loro moneta.
Libia, Kenya, Egitto, Nigeria, Sud Africa, Sudan, Algeria, eccetera?: pure
Giappone, Cina, Siria, Israele, Vietnam, Laos, eccetera? pure
Australia, Nuova Zelanda, Isole Fiji, eccetera? idem
Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord. Polonia, Albania, Svizzera, Russia, eccetera? Si, anche loro.
Ogni nazione in tutti i continenti ha, come abbiamo testé visto, la sua moneta. Con un’unica eccezione: l’Euro e i paesi che vi aderiscono.
A livello mondiale non esiste altro progetto o idea di moneta transnazionale.
Eppure, per quanto sia palesemente sbagliato il concetto di moneta al di fuori di un’espressione politica nazionale, io ne ero un acceso fautore. Per il semplice motivo che speravo si arrivasse, in tempi brevi, a un’unione federata europea: a una somma di stati e popoli che ne regolasse le politiche monetarie. Passare dalla somma di più Nazioni a un’unica entità nazionale federativa con la sua lingua, la sua moneta, il suo parlamento federale: andando oltre gli orgogli nazionali per il bene di tutto il popolo europeo. Federazione che si doveva realizzare in tempi molto ma molto brevi: cinque o sei anni al massimo.

La crisi che attanaglia la zona dell’Euro, più forte che in altre parti del modo, è il fallimento stesso dell’idea di Federalismo Europeista: si è preferito creare un’unione monetaria, bancaria e finanziaria piuttosto che di popoli e di stati. Se noi europeisti siamo rimasi a guardare, complici volontari o meno, della prevaricazione degli affari rispetto ai popoli ed alle genti dobbiamo smettere di dichiararci tali e far si che dell’Euro non rimanga più nessuna traccia.
A quel punto si può ripartire da zero con un serio progetto federativo di popoli, lingue e stati verso una Federazione Europea. Quando, e solo se, si porterà a compimento il progetto federalista europeo si potrà riparlare di moneta unica, e di politica monetaria centrale.
Ma fino a quel momento l’Euro è da dichiararsi un clamoroso ed incredibile fallimento.

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