Riflessioni sparse sul vecchio che avanza
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Riflessioni sparse sul vecchio che avanza

Napolitano è il nuovo (nuovo?) presidente della Repubblica, con la benedizione di PD, PDL, Lega e Scelta Civica. Il primo, nella storia Repubblicana, a fare il bis. Non è mai successo, neppure con gente decisamente più degna di lui come Luigi Einaudi o Sandro Pertini.

Non stupisca quello che è successo: Il PD ha salvato il culo del Cavalier Pedofilo; il quale, in cambio dell’immunità per tutte le porcate passate, presenti e future mai ha sparato ad alzo zero contro il PD sull’affaire MPS. E continuerà  a tacere e, anzi, per far un favore al suo nuovo alleato (addio Maroni) attaccherà i giudici che indagano sulla banca senese.

Si, ma allora il corteggiamento post-elettorale? Semplicemente una boutade, una mera provocazione. Non volevano governare con noi ma, semplicemente, avere i nostri voti per governare nonostante (o, peggio, contro) noi.
Perché gli otto punti di Bersani erano come uno specchietto per le allodole: come può volere, o pretendere, il cambiamento un partito che ha una classe dirigente da gerontocomio?

Mario Monti e la sua Scelta Cinica (non è un typo), contando tra il cazzo e il cazzo e mezzo,  decise già da tempo per il “o tutti o nessuno”: una bella orgia BDSM di fine impero con quei vandali del MoVimento 5 Stelle che urlano e strepitano su scandali e corruzione (che ci chiede l’Europa) fuori a guardarli con i forconi in mano.

E’ l’inizio della fine di una certa classe politica “ancieme régime”, con Re Giorgio Napolitano nella parte di Luigi XVI.
O, per venire ad un periodo storicamente più vicino:

 

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