Perché non attacchi mai il PDL?
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Perché non attacchi mai il PDL?

Questa domanda, un po’ capziosa vista che è rivolta a un antiberlusconiano di destra e liberale (ma non liberista), viene fatta non solo a me, ma a tutto il MoVimento 5 stelle, Beppe in primis.

A parte il fatto che il termine “psiconano” non l’ha inventato Bersani o la Bindi o la Finocchiaro o Franceschini; a parte il fatto che le due stampelle importanti del governo Monti erano PD e PDL; a parte che, per me, Monti e Berlusconi sono le due facce (da culo) della stessa medaglia; a parte il fatto che, si, dentro il PDL, è pieno d’inquisiti, ma pure il PD non sta messo meglio (solo un pochino); a parte il fatto che, si, cambiano i reati – da una parte spesso per associazionismo con la mafia e per truffa o malversazione dall’altra – ma non il risultato; a parte il fatto che, si, il conflitto d’interesse di Berlusconi è estremamente importante, però perché ci deve pensare il MoVimento 5 Stelle a togliere le castagne dal fuoco al Partito Democratico?; e perché non fare una legge non solo sul conflitto di uno e non una suigli altri confflitti presenti in Parlamento, da quello di Casini con il gruppo Caltagirone ai millemila interessi del partito Democratico nella galassia Lega Coop, in Monte dei Paschi di Siena e in Unipol?

La mia sfida al Partito Democratico, e ai suoi elettori e tesserati (persone di cui ho il massimo rispetto, così come di chiunque fa politica attiva e non da poltrona) è la seguente: presenti una legge definitiva sui conflitti d’interesse presenti e futuri, che includa anche la morte della dicotomia tra affari e politica, con l’affossamento definitivo delle fondazioni bancarie.

Ne avranno mai il coraggio? Io dico di no, a loro il pieno diritto di ricoprirmi di letame smentendomi alla grande: ne sarei entusiasta.

p.s.: finito Berlusconi il PDL svanirà come neve al sole. Non che il Partito Democratico non corra lo stesso pericolo grazie a Renzi, detto Il Piccolo Silvio.

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