C’è chi dice no
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C’è chi dice no

Il MoVimento 5 Stelle aiuterà i Radicali a raccogliere le firme per una serie di nuovi quesiti referendari.
Orbene, l’altro soggetto politico che farà lo stesso è il Popolo delle (il)Libertà di tal Silvio Berlusconi, detto affettuosamente “lo psiconano”.
Ebbene: io no, io non ci sto.
Firmerò e voterò a favore di quei quesiti referendari di cui sono favorevole ma non aiuterò di certo un pluripregiudicato a mettere sotto scacco la magistratura
Ecco i quesiti Radicali (chissà perché, alla fin fine, a raccoglier firme sian sempre o Radicali o IDV… qui c’è qualcosa che mi puzza, e quel qualcosa si chiama rimborso referendario o contributo di firma. Non importa vincere o perdere, importa raggiungere il quorum Una vera questione di cuorum, e non è un typo).

referendumradicali

Abolizione Finanziamento pubblico partiti- Per abolire il finanziamento pubblico dei partiti e la truffa dei rimborsi elettorali.
Che dire? Il M5S ha rinunciato da subito ai rimborsi elettorali.

8xmille – Per lasciare allo Stato le quote di chi non esprime una scelta.
Totalmente contrario, nella misura in cui se uno non firma semplicemente quel 8*1000 non vuole darlo a nessuno!

Custodia cautelare – Per limitare il carcere preventivo, cioé prima della sentenza di condanna, ai soli reati gravi.
Non lo so ancora, perché da noi si considerano non gravi anche reati legati alla pedofilia. E, scusatemi, io non ci sto.

Divorzio breve – Per eliminare l’inutile obbligo di tre anni di separazione ­­prima di poter chiedere il divorzio.
Tendenzialmente favorevole, anche se il “hai voluto la bicicletta? Ed ora pedala” è un abito che mi calza a pennello.

Droghe: niente carcere per fatti di lieve entità – Per eliminare quelle norme che riempiono inutilmente le carceri e paralizzano la giustizia.
Anche qui ci vuole un bel dipende: lo spaccio è un fatto di lieve entità? Perché finché ci si limita a non incarcerare i drogati sono favorevole. ognuno è libero di suicidarsi come vuole (droga, alcool, fumo). E poi per decongestionare le carceri servirebbe ben altro. Tipo costruirne di nuove.

Ergastolo – Per abolire il carcere a vita ed ottenere una pena detentiva che abbia la finalità di rieducare il condannato.
Assolutamente contrario, anzi, io voterei immediatamente per una legge a favore della certezza della pena.

Lavoro e immigrazione – Per abrogare quelle norme discriminatorie che ostacolano il lavoro e il soggiorno regolare degli stranieri.
Tendenzialmente contrario, soprattutto per i casi di bassa manovalanza a basso costo. Non servono schiavi ma cervelli.

Magistrati fuori ruolo – Per far rientrare nei Tribunali le centinaia di magistrati attualmente dislocati ai vertici della pubblica amministrazione per smaltire l’enorme debito giudiziario.
Favorevole, ma qualcuno lo dica ad Enrico alLetta.

Responsabilità civile dei magistrati – Perché i cittadini possano ottenere dal magistrato, e in tempi rapidi, il giusto risarcimento dei danni a seguito di irregolarità e ingiustizie da loro subite.
Assolutamente contrario. Il magistrato, così come qualsiasi essere umano, può sbagliare. L’uomo non è l’essere perfetto che crediamo, anzi: è il più grande cagatore di errori di questo globo ed altri. E se qualcuno pensa “E, ma le categorie dei” gli ricordo che, per esempio, i commercialisti non sono responsabili, civilmente e penalmente, degli errori che fanno, bensì lo sono i loro clienti. Un pelo (pelo?) assurdo, no? Prima facciamo pagari i commercialisti, poi i magistrati. Forse. Norma talmente pro Berlusconi che non dovremmo neppure discuterne.

Separazione delle carriere dei magistrati – Per ottenere la garanzia di essere giudicati da un giudice terzo obiettivo ed imparziale che abbia una carriera diversa da quella del Pubblico ministero che accusa.
Eh… bella mossa. In linea puramente teorica sarei favorevole, ma poi se poi i giudicanti indipendenti che avremo saranno questi io dico subito: no, grazie.
Piuttosto, una domanda per nulla retorica: la responsabilità civile dei magistrati riguarderebbe ambo le carriere o solo quella inquirente, creando così un potere sottomesso a quello politico?

E’ altamente probabile che dopo l’affaire Ablyazov/Shalabayeva; dove tra gli attori politici ci sono sia il ministro degli interni Angelino Alfano (PDL) che il ministro degli esteri Emma Bonino, nota esponente radicale; io non firmi nessuno di questi quesiti se non dopo le dimissioni di ambedue.

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