Il MMO che vorrei
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Il MMO che vorrei

Forse ciclico, forse no, ma dopotutto perché no: magari posso anche aver cambiato idee.
1) sandbox o themepark? Ambedue hanno pregi e difetti, perché non un ibrido con le migliori componenti dei due generi?
2) basta dungeons. Lo so, sembra una reiterazione ciclica, ma la gente si è ampiamente rotta le palle di grindare in maniera forsennata tier su tier. E, dopotutto, non esiste solo il PvE o il PvP scopiazzato di sana pianta dagli FPS.
3) basta zone istanziate. Non avete i soldi per comprarvi server seri e usate il clouding? Datevi ai giochini per piattaforma mobile, rendono di più!
4) basta mondi visitabili in una settimana. Vogliamo mappe grandi, immense, in cui perdersi è un piacere. Basta francobolli!
5) basta con storie idiote, lineari, senza senso E’ vero che se voglio vivere un’avventura complessa e con bivi morali un CRPG è meglio, ma perché anche i MMO non possono dire la loro da un punto di vista narrativo?
6) basta copiare idee altrui. Lasciate che sia Blizzard a non avere uno straccio di originalità, perché vedere che The Rift è fottutamente simile a WarHammer non è il massimo!
7) che le mie azioni abbiano uno scopo A parte rari esempi (eg.: DAoC, in cui la preminenza territoriale RvR dava dei premi anche lato PvE), ora compiere una determinata azione al massimo da esperienza e non ha riflessi sul mondo di gioco. E’ ora di dire basta a MMO per smidollati e nutellari!
8) che i MMO tornino ad essere nuovamente difficili. Questo non significa giocabili da una elite, anzi! Ma basta con titoli nei quali contano solo l’arma e l’armatura e non la bravura del giocatore. Ora si deve ribaltare la situazione!
9) dare importanza al crafting Vedere come l’hanno ridotto su Neverwinter ti stringe il cuore, ma già su WoW era solo un mero passatempo! Che l’arma o l’armatura figa, se non ho il tempo di acquisirle tramite quest o dungeon, che possa almeno craftarle! Non dev’essere facile, magari servono ingredienti che non si trovano comunemente; ma non dev’essere neppure ai limiti dell’impossibile
10) che il mondo di gioco si evolva. Ovvia evoluzione del punto 7), perché se le azioni dei giocatori hanno uno scopo, è altrettanto normale che il mondo di gioco cambi e si sviluppi in maniera imprevedibile e non lineare.

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