Piccoli ribelli crescono
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Piccoli ribelli crescono

Nell’ultima puntata di Ballarò è andato in onda un servizio, apparentemente banale ma vero, ed in realtà parecchio agée, che è, in realtà, un forte atto d’accusa nei confronti della “rocciosa” Germania.
Più che giornalismo (dopotutto i beninformati ne parlano da più di un anno), questo è un vero attacco al cuore del PUd€ (Partito Unico dell’Euro), a quella Germania che è solo apparentemente rocciosa ma che può crollare come un immenso castello di carte portandosi dietro con se quasi tutto il resto del continente.
Il quasi è dovuto al fatto che solo 17 stati adottano l’Euro, mentre tutti gli altri si salveranno o avranno ripercussioni minime.
La forza della Germania si basa su tre doping:
1) l’aiuto che la banca centrale fornisce allo Stato comprando, al di fuori di ogni regola di mercato, titoli di stato che poi non vengono collocati nel mercato secondario, facendo così abbassare il prezzo e gli interessi reali da pagare sui titoli tedeschi. Il tutto viene fatto usando anche soldi italiani (in pratica quelli del MES, o Meccanismo Europeo di Stabilità)
2) perché esiste una banca pubblica, la KFW, che finanzia sia apparati industriali strategici (i cosiddetti “aiuti di stato” che sono vietati) che le PMI e, parallelamente, fa sembrare più magro il debito pubblico tedesco (una banca simile esiste anche in Francia)
3) creando una nuova classe di schiavi a basso costo:

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