Le lorde intese
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Le lorde intese

Re Giorgio Napolitano I° forse non è un boia.
Sicuramente è il capo del pensiero unico, del partito unico trasversale.
Un partito con due teste: Letta ed Alfano da una parte, Renzi e Berlusconi dall’altra.
Due teste in perenne conflitto tra loro.
Due teste per nulla o punto pensanti agli interessi degli italiani, visto che l’Angelino ha piazzato il fratello alle poste senza concorso e RenSSi ha in testa solo la legge elettorale.
E, no, mi spiace ma non faccio parte del gioco “populista” (notare il virgolettato, grazie) del “ci sono altre priorità”, “la legge elettorale non da da mangiare agli italiani”, eccetera.
No, mi rifiuto.
So benissimo che chi si occupa di legge elettorale in parlamento non si cura di temi economici od altro.
Ergo: piantiamola (sono esclusi quelli che, per diletto, prendono in giro quelli del PD, soprattutto Matteo “Gnente” Renzi) di raccontar frottole.
La verità è che:
1) Italicum fa schifo
2) Italicum è la legge elettorale della P2 rivisitata da un ex Repubblicano, tal Denis Verdini
3) pure un bambino dell’asilo farebbe una legge elettorale migliore
Così come fa schifo il decreto Imu+Bankitalia, e come fa mediamente schifo tutta l’azione del governo di Enrico o’nipote Letta, quel governo delle lorde intese così voluto da Napolitano come naturale successione eurista a quello di Mario incapace Monti.
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Dopotutto ne eredita alcuni ministri (Mario “F35” Mauro e Annamaria “ET telefono casa” Cancellieri), ed una politica prona ai desiderata di Berlino.
Ed un’atavica incapacità a gestire le crisi internazionali (India, marò).
Ma un’insita capacità a mettersi a 90° per dire si al TTIP (o TAFTA) e a tutto ciò che nuoce agli interessi nazionali ed avvantaggia quelli o delle grandi Corporation oppure di paesi come Germania o Francia.

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