La pietra angolare ed il comignolo
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La pietra angolare ed il comignolo

Lo stato è come una casa: si deve reggere su basi solide.
La prima ed importante di queste basi, la sua pietra angolare, è la sua Costituzione.
Poi ve ne sono altre: le leggi e gli articoli, il governo politico della nazione, le regole amministrative, eccetera.
Lo stesso è valso per l’Italia ma, purtroppo, non per l’Europa.
No, loro tra le fondamenta; tra un trattato assurdo come quello di Lisbona e un altro, prima che esistesse una visione unitaria e federale dell’Europa, prima che fosse creato un governo Europeo, prima che si creasse una politica monetaria comune; piazzarono l’€uro.
E’ come se la Lira italiana (non è l’unica moneta ad avere il nome Lira) non fosse nata nel 1862, anno dell’Unità Nazionale, ma prima.
E’ come se non fossero mai esistite valute come la Lira sardo-piemontese (Regno di Sardegna); Lira lombardo-veneta (Lombardo-Veneto); Fiorino (Granducato di Toscana); Scudo (Stato Pontificio); Ducato (Regno delle Due Sicilie); eccetera.
Ma mentre l’Italia, e lo stesso vale per tutti gli Stati sovrani, si è formata partendo dalle fondamenta ed arrivando fino al tetto; contrariamente ha fatto l’Europa: prima ha messo un po’ di fondamenta, poi il comignolo, poi un muro… e ci si sta accorgendo ora; con colpevole ritardo da parte di tutti quelli che sanno le cose, mentre gli ignoranti e gli stupidi proseguono nella loro opera di disinformazione scientemente voluta; che la casa europea è da buttar giù e ricominciare da capo.
E’ una specie di mostro finanziario, dove non si è pensato alle persone ed al bene della collettività ma alle banche, alla finanza ed ai loro precipui interessi.
Interessi che, cela va sans dire, non collimano con quelli del bene comune delle persone, delle genti e dei popoli.
Anzi, ne sono l’esatta negazione.
Non prendiamoci in giro: battere i pugni sul tavolo è un inutile palliativo.

Serve un’azione più incisiva, più pesante, più… a 5 Stelle.

Buttiamo giù l’Europa, resettiamola, e ricostruiamola da capo.
UE
Solo poi, molto poi, potremo parlare di moneta comune.
Dopo che ci sarà un governo Europeo, una politica comunitaria unica per tutti i cittadini, diritti e doveri imprescindibili uguali per tutti, un’armonizzazione economica e fiscale comunitaria, un totale coinvolgimento dei cittadini nella formazione delle leggi e dei trattati (si chiama democrazia diretta, e senza non si costruisce l’Europa dei Cittadini), un Ministero Economico Europeo… e dopo molte fondamenta e mattoni si potrà arrivare a mettere il comignolo.
Chiamatelo come volete: neo Euro, Euro 2.0, Ginetto… ma, prima, facciamo sparire quell’aborto attuale.
moneta stato

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