Approfondiamo The Witcher 3
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Approfondiamo The Witcher 3

Iniziamo da una buona notizia: non ci saranno più gli odiatissimi (e, comunque, disattivabili) Quick Time Event del secondo capitolo, che fanno tanto “da consolaro”.

Ed ora la cattiva notizia: questo sarà l’ultimo capitolo della saga. Onestamente non capisco, la letteratura dietro alla serie (i bellissimi libri di Andrzej Sapkowski) offre ancora molti spunti di sviluppo di una moltitudine infinita di trame ai ragazzi polacchi di CD Project. Ma, forse, non sbagliano nel cercare di cambiare: Cyberpunk 2077 potrebbe essere solo l’inizio di una svolta radicale in quel di Varsavia.  BioWare non si soffermò, crogiolandosi nel successo e nei soldi, su Baldur’s Gate e MDK (mentre su Mass Effect si, ma ora lo studio canadese è un mero fantasma nelle avide mani di Electronic Arts), ma continuò per la sua strada con NeverWinter Nights, Star Wars – Knights of the Old Republic, Jade Empire e, infine, Dragon Age: Origins.

Citando un dei membri del team:

Badowski continued, “People may ask if this is really going to be the last Witcher game. Yes, it is. Why? Because we believe that we should end the series on a high note. Technology has progressed to where we can finally tell the story the way we want, with the visuals we want, in the world we imagined. This will be the ultimate fantasy RPG experience, and while we’re hardly out of stories to tell, we believe it’s time for us to look to new worlds and new horizons to keep pushing the boundaries of what we can create.”

Anche se… visto che… mmmhhh… mumble, potrebbe essere. Il mondo dei Witcher gira si intorno a Geralt di Rivia, ma non è l’unico. E se i polacchi hanno in mente un altro protagonista per una nuova serie di CRPG ambientati nel mondo inventato da Sapkowski? E se, invece, resettano tutto e partono con una nuova serie? Tutto può essere, anche che TW3 abbia tante avventure da scaricare gratuitamente dal sito del gioco.

Piuttosto: day one or not day one, this is the question.

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