A modo mio
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A modo mio

A modo mio, da giovane sono stato un po’ missino anche io.
Contro la pena di morte, a favore dei diritti umani, a favore dell’aborto e del divorzio.
Ed il coraggio di dirlo nel liceo cattolico che frequentavo non mi è mancato.
A modo mio sono stato un po’ antiberlusconiano anche io.
Poi, al primo governo Prodi, mi sono accorto che non v’era differenza tra i due “poli” (o polli?) politici, e smisi di votare.
A modo mio, ora sono attivista grillino pure io.
Io ci metto la faccia, io cerco di costruire un futuro migliore per il mio comune. Ma se mi sento preso per i fondelli anche qui, ci impiego poco a mollare baracca e burattini.
A modo mio faccio politica pure io.
Ma non ho capi e neppure ducetti, solo la mia coscienza a cui rispondere.
Ed il rispetto per i diritti e la dignità di ogni essere umano, nessuno escluso.
Perché o i diritti e i doveri sono di tutti, o semplicemente non sono.
A modo mio la mia dignità e quello in cui credo sono le cose più importanti: se sono in pace con me stesso sono in pace con il mondo.
A modo mio, ho una piazza Grande al posto del cuore, e un’altra al posto dell’anima.
A modo mio.

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