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Ne vale la pena?

Scarico le email su Supereva (ora Dada.net) e mi imbatto in una lettera dei ragazzi di MMORPGItalia.
La apro e la prima cosa che mi salta all’occhio e’ questa:

La nuova sporca frontiera delle economie virtuali

Grant Mills, in questo articolo, espone uno dei grossi problemi che dilaga nel mondo degli MMORPG: la compravendita della moneta virtuale. C’è chi sostiene che ciò è associato alla forte richiesta di tempo necessario per raccimolare qualche soldo, soprattutto se chi gioca è un casual gamer. Violando l’EULA di un gioco acquistando o vendendo moneta virtuale non fa altro che danneggiare in modo irreparabile il gioco stesso: ne vale la pena?

La domanda finale e’ veramente interssante: ne vale la pena? vale la pena rischiare il ban perenne; magari dopo aver speso qualche centinaio di dollari od euro per avere dei gold e la “Spada che Frantuma l’Universo”, assieme allo scudo “Ho Visto Cose Che Voi Umani”? Ne vale la pena rovinare il divertimento agli altri solo per dimostrare di essere, in tutto e per tutto, dei bimbiminkia (condizione che e’ imprescindibile dall’eta’).
Come vi sentireste in un MMORPG nel quale non conta avere l’arma piu’ fica, perche’ semplicemente non c’e’, ma soltanto l’abilita’ in gioco?
Gnegnegne: su, piangete, che se le softwarehouses iniziano a pensarci seriamente, sara’ la fine vostra e dei goldseller.

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