Matteo Renzi non si rende conto o, più probabilmente, non vuole realizzare quelle riforme profonde e serie che servono alla nazione.
Senato e provincie non elettive sono uno scippo di democrazia (non servono? Si cancellano tout court), le “ferie” (che tali non sono) di magistrati e tribunali un falso problema, idem l’articolo 18.
Quali riforme servono?
Intanto rendere l’Italia un paese meno burocratico, dove per fare qualsiasi cosa servono nmila documenti.
Poi una nazione con meno leggi, molte delle quali in contraddizione tra loro, e più facilmente comprensibili dagli italiani.
Esempio di come non si dovrebbe scrivere una legge [nella fattispecie la 147 del 27 dicembre 2013, più nota come “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilita’ 2014)].
Il comma 501 recita:
Al comma 460 dell'articolo 1 della legge 24 dicembre 2012, n. 228, le parole: «le informazioni riguardanti sia la gestione di competenza finanziaria sia quella di competenza eurocompatibile» sono sostituite dalle seguenti: «le informazioni riguardanti la gestione di competenza eurocompatibile»
Il 502 è ancora più spassoso… o incomprensibile:
Al comma 461 dell'articolo 1 della legge 24 dicembre 2012, n. 228, le parole: «all'articolo 7, comma 1, lettera d), del decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 149,» sono sostituite dalle seguenti: «al comma 462, lettera d),»
In pratica o hai sottomano la/le vecchia/e legge/i o non capisci nulla.
Però poi passi al comma 650 e scopri che qualcuno che sa scrivere in italiano comprensibile c’è, la ai ministeri:
La TARI e' corrisposta in base a tariffa commisurata ad anno solare coincidente con un'autonoma obbligazione tributaria.
Idem la 654 (sono esempi, ci sono molti commi comprensibili a cani&porci)
In ogni caso deve essere assicurata la copertura integrale dei costi di investimento e di esercizio relativi al servizio, ricomprendendo anche i costi di cui all'articolo 15 del decreto legislativo 13 gennaio 2003, n. 36, ad esclusione dei costi relativi ai rifiuti speciali al cui smaltimento provvedono a proprie spese i relativi produttori comprovandone l'avvenuto trattamento in conformita' alla normativa vigente.
Poi far si che compilare i moduli delle tasse non sia un lavoro per Superciuk ma per tutti.
Basta con notai, commercialisti ed altre caste inutili o quasi.
Mi direte: basta, sei il solito gufo maledetto, dobbiamo fare presto e dare risposte certe alle domande dei giovani (quando cancelleremo il senato? Perché non ci sono più le mezze stagioni? Perché quando lavi l’auto dopo un quarto d’ora piove? Perché il passamano delle scale mobili è più veloce dei gradini e, soprattutto, perché Salvini non ha specchi in casa e la Santanché galleggia senza sforzi), che ormai per l’occupazione è troppo tardi.
Credete davvero alle favolette di messer Renzi su articolo 18, Senato e pucchiacche varie?
E allora è proprio vero che il mondo è dei creduloni.
Vittorio Viagengo è un manager italiano (VP of Products and Marketing) in un’azienda statunitense, la MobileIron.
Lui vorrebbe portare lavoro in Italia, ma ci sono troppi ostacoli.
Leggi assurde, burocrazia asfissiante, fisco troppo alto e complicato, nessuna seria revisione di spesa, corruzione, evasione fiscale (e queste due non verranno mai toccate, vengon comode a SB) troppe scartoffie da compilare, eccetera.
Non mi credete?
Ecco le prove provate:
Non vi basta? E allora eccovi il suo videomessaggio a Renzi, della durata di circa un’ora:
E se iniziassimo, tutti insieme, non importa l’appartenenza politica, a mandare affanculo il Renzusconismo e fare quelle riforme che servono veramente?
Perché, diciamocelo, quelli che dicono che il boy scout di Firenze è l’ultima spiaggia italiana sono persone che vogliono riforme per finta.
Perché, dopotutto, ai vari bancomat elettorali, ai vari padrini locali o nazionali della politica e del (mal)affare (dai D’Alema ai Berlusconi, dai Violante ai Verdini, dalle Finocchiaro alle Santanché, dai De Benedetti ai Della Valle fino ai Marchionne) va bene un’Italia soggiogata e non libera, un’Italia che fa riforme per finta (o pro domo loro) che reali.
E, poi, la famosa domanda da un gozziliardo di dollari: fareste fare le riforme inutili agli stessi partiti e alle stesse persone che hanno partorito la riforma Fornero?
Dopotutto:
@uncletomablogZ @matteorenzi ecco i veri problemi caro Matteo. Condannati e pregiudicati riformano, gli onesti e capaci demansionati.Vergogn
— Angelo Appoloni (@AppoloniAngelo) 27 Settembre 2014
Chiudo con un intervento di Scanzi, giornalista che non sempre condivido, su Renzi.
E questa volta concordo quasi in toto: