Ne rimarrà solo uno!
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Ne rimarrà solo uno!

O, per citare il titolo originale di un classico di Agatha Cristie: …E poi non rimase nessuno.
La cacciata (in massa, modello epurazione stalinista o maoista) dei quattro senatori sta provocando, all’interno del MoVimento 5 Stelle, una piccola, grande correzione di rotta.
Se ne vanno persone che hanno contribuito a fondarlo e farlo crescere, lavorando duramente sul territorio; mentre parolai che chiacchierano tanto ma producono tra il poco o il nulla, che si bullano di aver votato per decadi il centrosinistra, non accorgendosi che la differenza tra Ulivo e Popolo delle Libertà è data solo dalla lunghezza del nome perché il nulla di idee e di programmi che vi era dietro i è svelato alla prima prova dei fatti, vengono additati come “salvatori della patria”, come “fedelissimi di Beppe”, come i “veri attivisti” (si, se l’attivismo fosse solo chiacchiere avrebbero ragione).
Se ci sono idioti che fanno di Grillo il loro nuovo dio, di beoti che fanno dell’attivismo (a parole) la loro nuova religione, allora, scusate, ma per agnostici conclamati come il sottoscritto, la cui unica fede è quella nel pensiero liberale e nella superiorità della ragione sui dogmi, allora non c’è più posto dentro il MoVimento.
Se basta mettere in dubbio quanto blatera Beppe, che di cazzate ne dice assai, per essere considerati degli apostati, degli eretici, allora annoveratemi tra loro.
Perché non ho mai smesso e mai smetterò, in quanto libero pensatore, di prendermi la libertà ed il diritto costituzionale di criticare tutto e tutti.
Nessuno escluso, compreso me stesso: nessuno è infallibile.
Anche se, purtroppo, qualcuno crede di esserlo.

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