Farage? No, thanks
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Farage? No, thanks

Il MoVimento è attraversato da una scossa.
Da un lato la bedeota Roberta Lombardi che, se Beppe glielo ordinasse, si butterebbe leggiadra e felice giù dalla Tarpea, e da un’interpretazione riduttiva e semplicistica del significato di una possibile alleanza con UKIP e i gruppi che fanno parte di EFD (quasi tutti di estrema destra)
Dall’altro Giulia Sarti, che essendo una intelligente mette il freno e riflette.
(consiglio di leggere i commenti di ambo i post)
Lasciamo perdere i due gruppi maggiori (PPE e PSE), che sono l’essenza stessa della casa europea delle banche e delle multinazionali, quali altri gruppi restano?
1) Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l’Europa, gruppo parlamentare eterogeneo (ve ne fecero parte anche i Radicali), scelta mediocre perché troppo europeista e liberista. No, grazie;
2) I Verdi, scelta che non mi dispiacerebbe, soprattutto per le tematiche ambientali estreme e l’idea di post globalizzazione del M5S;
3) Sinistra Unitaria Europea – Sinistra Verde Nordica che è come dire di allearsi ai vari “comunismi” sparsi nel continente: no, grazie;
4) Conservatori e Riformisti Europei, gruppo moderatamente euroscetticista, liberista e favorevole a un ritorno ai combustibili fossili: no, grazie.
5) Europa della Libertà e della Democrazia: gruppo di destra estrema, anche se si da parvenze di moderatismo (ma lo sono molto meno di Marine Le Pen). Tra i suoi membri (passati, per l’attuale legislatura si dovrà vedere) ci sono stati la Lega Nord, i lituani di Ordine e Giustizia, il Partito Popolare Danese, i greci di Raggruppamento Popolare Ortodosso, Veri Finlandesi, Movimento per la Francia, gli olandesi del Partito Politico Riformato, il Partito Nazionale Slovacco, ed altre formazioni nazionaliste e xenofobe europee come il Fronte Nazionale per la Salvezza della Bulgaria e Veri Finlandesi.
Siamo sicuri, euroscetticismo e profonda riforma (se non totale cancellazione) delle istituzioni europee, di avere qualcosa a che vedere con questa gente qui?
Prendiamo i temi ambientali:
sui carburanti fossili il M5S e i Verdi sono contrari, UKIP è favorevole;
sulle politiche energetiche noi siamo favorevoli alle rinnovabili, UKIP solo a quello che costa di meno (e sono pro nucleare)
sul TTIP noi siamo contro (idem i Verdi) e loro sono “favorevoli” tramite accordi bilaterali (visto che vogliono uscire dalla UE) (altro punto di vista)
E’ vero, sono contro gli F35, e (come me) favorevoli ad altri progetti di collaborazione europea in quel campo.
Questa è una carrellata del pensiero medio dei dirigenti del UKIP:
farage e UKIP
mentre questo è la loro idea d’Europa (se, per certi argomenti, vi sembra di leggere Alfano o Bossi o Fini o Salvini tranquilli, non state sbagliando, soprattutto sugli immigrati):
EuroManifestoLaunch-1-page-003
EuroManifestoLaunch-1-page-004
Questo è il manifesto programmatico del UK Indipendence Party per le elezioni locali britanniche nel 2014 (sotto vi è quello europeo, molto smilzo).
Buona lettura, e tenete un Maalox a portata di mano, potrebbe servirvi:
(referendum e maggior potere al popolo… figata, vero? Ma, attenzione, non è tutto oro quel che luccica. E, come fece notare il Telegraph, tra il dire e il fare c’è di mezzo la poltrona)

Manifesto UKIP 2014

EuroManifesto


Nel gruppo chiuso del VIT (it.fan.studio-vit) su Facebook ho chiesto a chi vive nel Regno Unito un parere sul UKIP, se è o no xenofobo, omofobico, eccetera.
Queste le risposte (alcune) di Antonio “Papero” Marfuggi (Londra):
prima risposta blog
farage 1
farage 2
confini
farage 3
farage 4
Mentre Marika Cassimatis, facendo vedere per l’ennesima volta uno dei due video su cui molti sbavano (ma non io), ha avuto l’ardire di stuzzicare la bestia.
Io mi sono limitato a mettere un po’ di link a video sul tubo, ma c’è chi è andato oltre:

 

PERCHE’ ENTRARE NEL EFD E’ INUTILE E PERICOLOSO (segue nota sulle alternative che si possono ricercare)

31 maggio 2014 alle ore 20.51

Dato per scontato che: l’espulsione di tutti gli stranieri non nati sul territorio nazionale; la promozione dell’energia nucleare e del gas di scisto ottenuto tramite fracking e in generale l’uso di fonti fossili (soprattutto il carbone) per tenere basso nel breve periodo il costo dell’energia; l’opposizione agli incentivi pubblici alle fonti rinnovabili; la libera detenzione domestica delle armi da fuoco; la flessibilizzazione totale (precarizzazione) del lavoro dipendente; l’opposizione totale a ogni sussidio e ancor di più a reddito minimo garantito e di cittadinanza; una concezione della fiscalità che fa pagare la stessa percentuale di tasse a chi guadagna 10 e a chi guadagna 1000; il convinto sostegno all’accordo TTIP per cui le multinazionali possonoportare in una circe internazionale una nazione se le sue leggine  impedisco un potenziale profitto (vedi OGM); la liberalizzazione di tutti gli studenti finanziari come derivati, future bonds, ecc; il sostegno alla ricerca sugli OGM in campo aperto e l’uso libero anche per l’alimentazione umana; una concezione della sessualità che discrimina come malati tutti coloro che non sono strettamente eterosessuali; una concezione della famiglia che impedisce di riconoscere i diritti fuori dal matrimonio tradizionale; dato per contato che tutti questi punti che caratterizzano l’azione politica e i valori propagandati da UKIP sono in antitesi totale con il M5S, voglio affrontare i temi che in qualche modo potrebbero unirci.

 

1- Referendum per l’uscita dall’euro

Su questo punto del nostro programma non c’è alcuna possibile convergenza visto che il Regno Unito ha mantenuto l’uso della sua moneta e non ha aderito alla moneta unica. Differentemente UKIP ha invece promosso un referendum sull’uscita tout court dalla UE coerentemente con le sue convinzioni nazionaliste e isolazioniste. Il sovranismo c’entra solo parzialmente con queste convinzioni. Es. gli altri partiti principali del Regno Unito sono a favore dela sovranità monetaria ma in totale disaccordo con l’uscita dalla UE.

 

2- Eurobond

Farage e l’UKIP sono assolutamente contrari all’adozione degli eurobond. Non si sognano neanche per sbaglio di contribuire al risanamento del debito sovrano degli stati del sud Europa e dell’Irlanda, visto che a farlo sarebbero in parte i contribuenti britannici e in parte le loro mega banche (Royal Bank of Scotland, Barclays, HSBC, ecc) che negli anni hanno speculato sugli alti tassi di interesse dei debiti sovrani dei PIIGS compandone i titoli di stato. Al momento il debito pubblico per il Regno unito non è un problema (è circa al 80% del PIL). Mentre lo è invece il debito privato che è, in proporzione, il più alto al mondo. Per questa ragione qualunque strumento finanziario speculativo che sposti il problema avanti nel tempo per loro è oro colato. D’altra parte Farage è un ex broker della City specializzato in commodities…

 

3- Fiscal Compact

Come accennato sopra il debito pubblico del Regno Unito è piuttosto basso, per loro il Fiscal Compact avrà un impatto molto più basso che per l’Italia, anche perché i tassi di interesse che pagano mediamente sul debito sono più bassi. Argomento assolutamente non prioritario.

 

4- Investimenti in innovazione e attività produttive esclusi dal limite del 3% nel rapporto deficit/PIL

Questo è semplicemente acqua fresca. Il Regno unito infatti deroga già a questo limite su tutta la spesa, in virtù del basso debito pubblico. L’ultimo dato ufficiale consolidato è del 2012 e il rapporto era del 6,8%. La UE su questo non ha mai battuto ciglio. Non lo farà di certo UKIP.

 

5- Pareggio di bilancio

Il Regno Unito è uno dei due soli paesi UE a non aver firmato il Patto di bilancio. Sono contrari (come il M5S) ma non ne sono afflitti quindi perché dovrebbero fare delle barricate per abbatterlo?

 

6- Alleanza tra i paesi mediterranei

Semplicemente non li riguarda.

 

7- Finanziamenti all’agricoltura finalizzati esclusivamente al consumo nazionale interno.

Dubito che un partito nazionalista e ultra liberista voglia fare battaglie che puniranno alcune multinazionali britanniche dell’alimentare che sono tra le più grandi al mondo come Unilever e Associated British Foods…

 

 

Resta il tema della democrazia diretta. A parole UKIP sembra orientato verso lo sviluppo di forme di partecipazione diretta dei cittadini. Al momento tuttavia non ha strutturato significativamente il proprio partito (ripeto, partito) a questo scopo. Sembra piuttosto che l’impostazione generale sia molto affine a quella dei Tea Party americano. In questo senso lo scopo principale di UKIP sarebbe la promozione di ogni possibile forma di deregulation che dia vantaggio al Regno Unito e alla loro impostazione di capitalismo speculativo e globale.

 

Alla luce di queste considerazioni, mi sembra che l’interesse di Farage nell’allearsi con il M5s possa essere esclusivamente legato al tentativo di frammentare l’Europa per creare nuovamente una posizione preminente per l’economica britannica legata in larga parte all’economia finanziaria e ai processi di globalizzazione industriale di tipo imperialista, peraltro inventati proprio da loro e espansi su scala planetaria dagli USA.

 

Non capisco sinceramente cosa pensiamo di ottenere facendo un gruppo in comune con questo genere di soggetti (ma avete visto chi sarebbero gli altri..? Sembra il circo Barnum della politica) se non di aiutare l’ascesa nel continente delle forze più reazionarie e conservatrici e di accelerare l’aumento di conflittualità tra gli stati, che potrebbe avere conseguenze tragiche.

 

Chiudo esprimendo la convinzione, forse banale ma solida, che ogni battaglia sovranista vada giocata soprattutto nell’ambito della sovranità che si vuole veder riconosciuta. E quindi mi chiedo, che senso ha la presenza di tanti sovranisti nel Parlamento Europeo?

 

La coerenza del M5S è apparsa chiara a tutti quando, essendo a favore dell’abolizione delle Province, non ci siamo candidati alle elezioni Provinciali. Tutti questi euroscettici stanno giocando delle partite nazionali dagli scranni di Bruxelles. Perché dovremmo dar loro man forte se non abbiamo quasi nulla in comune..?

 

 

(In un altra nota, in arrivo a breve, il ragionamento su possibili alleanze alternative…)

Pensieri contrari in ordine sparso:
Marco Travaglio “Il Grillotalpa”
Ferdinando Imposimato
Andrea Scanzi M5S, l’autocritica e l’errore Farage
uno qualsiasi
no ukip
Dopotutto lo UKIP non è come la Lega Nord, per nulla:
lega

Le alternative al EFD?
1) The Greens – European Free Aliiance (che non subiscono passivamente ma reagiscono)
2) GUE/NGL, che però sono discretamente euroconvinti. Ma secondo Termometro Politico c’è una discreta affinità.
3) creare un proprio gruppo “Europa a 5 Stelle” (gruppo Facebook) con gli spagnoli di Podemos, UPYD e del Movimento dei Cittadini; con i vari “Partiti Pirata”; il portoghese Movimento Partido da Terra; il partito tedesco AfD, lo svedese FI (Iniziativa femminista)… eccetera.
C’è un interessante post su FB di Luigi Gallo, cittadino portavoce alla Camera:

4) far parte, a mero titolo personale, del gruppo che si sente più vicino alla propria linea di pensiero
5) non far parte di nessun gruppo.
L’opzione 5, ma pure la 4 in parte, è sbagliata, come lo si evince da quanto scritto dal Meetup di Bruxelles.

Giusto dar spazio a voci favorevoli.
Questa è stata condivisa dall’amico Stefano Camisasso:

Questa da molti attivisti, anche se è una traduzione di questo pensiero ad alta voce.

[giusto per, magari chiediamo un giudizio su Berlusconi all’ufficio stampa di Forza Italia o all’onorevole Speranza (omen nomen) un parere terzo e non influenzato su Matteo Renzi]
Il caso Grillo-Farage, ovvero: bastona il cane finché non affoga (Globalist)

La più bella analisi sulla faccenda l’ha scritta ZX, e lo Zio è sempre lo Zio: lo si legge sempre attentamente:
zio
Chiudo con una riflessione di Claudio l’Aristopazzo, noto attivista romano:

Per finire le opinioni dei cittadini portavoce:
nicola
fattori
fattori 2
Fuksia
e il primo post intelligente (gli altri erano a livello di CUCS) sul blog di Grillo: Gruppo europeo. I prossimi passi.

La cosa che mi ha colpito in maniera decisamente negativa della faccenda?
Intanto il fatto che Beppe abbia deciso su Farage senza consultare la base; e poi che, ad altarini scoperti, sia partita una campagna mediatica pro Farage e contro tutto il resto da far invidia al vecchio PCI e alla URSS staliniana.
Beppe si è comportato alla peggio maniera dei vecchi compagni vetero comunisti. Potrebbe dar lezioni a Cossutta ed Ingrao, se fossero ancora vivi.
Però potrebbe darle a Napolitano, no?

Ed ora un po’ di video:

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