Mai domo
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Mai domo

Dal profondo della notte che mi avvolge,
Nera come il pozzo senza fondo che va da un polo all’altro,
Ringrazio qualunque dio possa esistere
Per la mia anima indomabile.

Nella stretta morsa delle circostanze
Non mi sono tirato indietro né ho gridato
Sotto i colpi avversi della sorte
Il mio capo sanguina, ma non si china.

Oltre questo luogo di rabbia e lacrime
Incombe solo l’orrore dell’ombra
Eppure, la minaccia degli anni
Mi trova, e mi troverà, senza paura.

Non importa quanto sia stretta la porta,
Quanto piena di castighi la vita,
Io sono il padrone del mio destino:
Io sono il capitano della mia anima.

William Ernest Henley, poeta inglese, 1875

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