Eh, ma le riforme servono
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Eh, ma le riforme servono

O, altro classico, prendendo lucciole per lanterne: siete dei moralisti che vanno contro i cambiamenti.
E non riflettono sulla portata che possono avere i suddetti cambiamenti: anche piazzare una centrale a carbone al posto del Colosseo o mettere una bomba atomica da far brillare nel pieno centro di Santa sono cambiamenti. Non in positivo, ca va sans dire, ma lo sono.
A me, invece, interessa prima analizzare la portata del cambiamento, capire se sarà positiva o negativa, e poi decidere se essere a favore o contrario.
Prendiamo il cosiddetto Italicum: ho sprecato un mare di bit sul perché sono contro, l’ho analizzato il lungo e in largo, ho fatto in modo che fosse chiaro a tutti il perché sono contro: e poi mi becco del moralista (del cazzo), del retrogrado, del luddista.
No, semplicemente sono contro i cambiamenti fatti ad minchiam, e non nell’interesse della collettività.
Semplice, no?
Dopotutto, se si va a sfogliare nomi di deputati ed elenco di partiti, quelli che votano a favore sono gli stessi che hanno votato per:
Legge Fornero (quella degli esodati)
Porcellum
per cacciare i cattivi Saddam Hsussein e Gheddafi e sostituirli con… l’ISIS!!!!
Geni, vero?
A questi qui non li farei votare in un’assemblea condominiale per decidere il colore della facciata e delle piastrelle, figurati nel Parlamento sulle riforme costituzionali.
Questa è gente nata e che vive nell’ignoranza e nell’ignavia.

vignetta in evidenza by Luigi Porceddu

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