Lo strano caso del dottor Dario e di mister Franceschini
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Lo strano caso del dottor Dario e di mister Franceschini

E’ scoppiata una querelle tra il ministro dei beni culturali Dario Franceschini, appoggiato da tutto il partito Democratico e dai partiti che reggono il governo Gentiloni (centristi ed MDP), e il TAR del Lazio che ha bocciato alcune nomine amministrative del suddetto ministro ai vertici di alcuni musei italiani.
Interessante analisi su quanto accaduto da un punto di vista “legale”

Ma l’aspetto legale è meno interessante rispetto a un altra faccia della vicenda.
Ovvero:
Articolo 38, Decreto Legislativo 165/2001:

Accesso dei cittadini degli Stati membri della Unione europea
(Art. 37 d.lgs n.29 del 1993, come modificato dall’art. 24 del d.lgs n. 80 del 1998)
1. I cittadini degli Stati membri dell’Unione europea possono accedere ai posti di lavoro presso te amministrazioni pubbliche che non implicano esercizio diretto o indiretto di pubblici poteri, ovvero non attengono alla tutela dell’interesse nazionale.
2. Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, ai sensi dell’articolo 17 della legge 23 agosto 1988, n. 400, e successive modificazioni ed integrazioni, sono individuati i posti e le funzioni per i quali non puo’ prescindersi dal possesso della cittadinanza italiana, nonche’ i requisiti indispensabili all’accesso dei cittadini di cui al comma 1.
3. Nei casi in cui non sia intervenuta una disciplina di livello comunitario, all’equiparazione dei titoli di studio e professionali si provvede con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, adottato su proposta dei Ministri competenti. Con eguale procedura si stabilisce l’equivalenza tra i titoli accademici e di servizio rilevanti ai fini dell’ammissione al concorso e della nomina.

Ora, nel 2001 Franceschini Dario che faceva?
Lo sciamano in Africa?
Il cacciatore di draghi in Cornovaglia?
Il pilota di bombardieri per United States Air Force?
No, faceva…
Rullo di tamburi
Squillo di trombe
Il sottosegretario alla presidenza del consiglio dei ministri.
Con che deleghe?
Riforme istituzionali e Funzione pubblica!
Cioè:
il dottor Dario Franceschini ignorava una legge alla cui stesura probabilmente potrebbe aver partecipato il signor Franceschini Dario.
Capisco “non sappia la destra cosa ha fatto la sinistra” e, anche, “al contadino non far sapere quanto è buono il cacio con le pere”, ma qui si esagera.

Dopotutto parliamo di uno che, candidato Vice Presidente del Consiglio (in tandem con Veltroni: Dio li fa ma poi non li accoppa) faceva questa splendida figura con Tremonti (e Bersani, a fianco, che voleva essere a bere una birretta solo soletto non è meraviglioso?)

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